giovedì 26 luglio 2012

Cause (e conseguenze?) dello stato interessante.

Cos'accade?
Eh. Nulla, nulla di nuovo. Se non fosse che ultimamente, dopo il mio micidiale incontro col francese non francese, ho ricominciato a pormi quelle domande che erano lì a galleggiare da un bel po'.
Io lo so che sono fatta così. Da sempre, ho cercato il dolore. Ma nemmeno. Cercavo l'astruso, il complicato, il difficile, il sofferto e sudato, il faticossissimo. E ci sono sempre cascata dentro, facendomi risucchiare.
Ergo, non ho molta confidenza con la serenità, il piacere, la gioia, quella pura. Il lasciarsi andare. Che se mi lascio andare è sempre in negativo. Lascio sempre andare le parti peggiori di me.

Dicono che il sesso sia estremamente legato al cibo.
E io col cibo non ho mai avuto un buon rapporto, nemmeno da piccola. Mi ha sempre provocato dolore. Mal di stomaco perenne, ogni volta che infilo qualcosa in bocca e non mi sdraio almeno venti minuti per digerire. Pesantezze, nausee. E poi odio. Ossessione allo stesso tempo, necessità allo stesso tempo. E quindi una frustrazione estrema, ogni volta.
E ultimamente ho capito che il sesso, il mio sesso, può essere descritto con gli stessi esatti aggettivi, allo stesso modo.

Non mi sono mai masturbata sul serio. L'ultima volta risale a sei anni fa, più per curiosità che per altro. E in effetti mi sembrava di stare assistendo alla mia stessa visita ginecologica. Niente di niente.
Quando sento quella voglia, non la collego allo sfogo fisico, semplicemente. O comunque, non riesco a sfogarla fisicamente, quindi se ne rimane lì a latitare, dentro di me.
Non ho mai avuto un orgasmo. O almeno credo. Voglio dire, se l'avessi avuto me ne sarei accorta, no? E se anche l'avessi avuto, allora non è poi questa gran cosa, anzi.
E' un circolo vizioso, perchè il piacere potrei prendermelo, avrei il diritto di prendermelo. E invece non so mai come gestire la situazione, perchè qualunque cosa faccia non mi suscita il benchè minimo brivido. "Usami", mi sono sentita dire.
Ma io non so che farmene, di te. Vorrei, ma staremmo qui a perder tempo, perchè io non sento niente.

Adoro tutto ciò che c'è prima del rimanere lì, nudi. Li faccio impazzire, e loro fanno impazzire me. Riesco ad infilarmi nei desideri dei loro istinti iniziali, a rispondere alla reazione di ogni loro muscolo, col solo scopo di farmi desiderare, perchè è quello il segreto. E' il loro sospiro affannato, le loro gambe che tremano, le loro unghie che mi distruggono, a smuovermi il sangue. Io mi dico che è la volta buona, loro si dicono che stanno per farsi la scopata migliore della loro vita. Poi ci si ritrova in uno scontro fra corpi incongruenti, che certe volte si conclude anche con quegli estenuanti silenzi imbarazzanti.
Quando doveva essere amore mi sentivo sola, e piangevo sotto i colpi di un menefreghismo sconcertante, senza che lui se ne accorgesse. Quando non lo era mi chiedevo semplicemente cosa stessi facendo.

Sono convinta che a me il sesso piacerebbe tanto, se lo avvertissi, se lo sentissi.
E' che visto che non sono ingrado di ricevere pensavo fosse meglio dare sempre. Dedicarsi completamente all'altro, ogni volta. Ma dare, dare, dare. Dare prosciuga, se non ottieni nulla in cambio. Dare e basta ti fa sentire peggio di una puttana. Nessuno ti ripaga, ma nemmeno ti paga.

Probabilmente è la testa che non funziona. Mi sono fissata, dalle prime volte. Mi sono chiusa in un ambiente apatico. Ma no, nemmeno quando mi sentivo la ragazza più libera e felice della terra, nemmeno in quei momenti.
E allora pensi che è il corpo che non funziona. Guardi quei fianchi troppo larghi, e ti dici che è per questo. Pensi ai danni collaterali dell'aborto, e ti dici che è per questo. Pensi a tutte le puttante di teorie dei ricercatori, e ti dici che è vero. Certi corpi non sono fatti per il piacere. Il mio è uno di quelli.

E io non me ne farei un cruccio, sul serio. Una frigida non ha problemi ad essere frigida. E' solo che non capisco. Io lo amerei, il sesso, lo giuro. Non capisco perchè sia così, ogni volta. Perchè un'Arianna che mi abita in pancia abbia deciso ciò. Perchè il sesso mi allontani dalle persone invece di avvicinarmi.

Ho solo paura che possa capitare quando sarà Amore. Di trovarmi sola, staccata, distante. Ho paura che il mio corpo manderà tutto a puttane.

Il mio dannato corpo.
Come sempre. Da anni, in forme sempre diverse e soprendenti. Come una gravidanza.
Ma alla fine nulla di nuovo. Veramente nulla di nuovo.

36 commenti:

  1. senti, Arianna, quanto hai detto che hai? Vent'anni circa?
    Ti pare poco?
    Nel senso. Il sesso, è vero, è come il cibo, ma è anche come tutte le cose della vita: bisogna imparare, bisogna capire, bisogna "studiare", bisogna equilibrare. Tutto è consapevolezza. Ma a vent'anni che tipo di consapevolezza puoi avere? Di te, del tuo corpo, di quello che puoi fare e di quello che non? Che tipo di disegno esistenziale puoi avere (malgrado un'evidente intelletto da far rabbrividire i più grandi)? Ripeto, il sesso è come il resto delle cose della vita. Le capisci all'improvviso, un giorno, quello che sono e se ti servono, all'improvviso.
    Io ho capito, sesso e, più di tutto, il resto, a venticinque anni, dopo che è finita la mia storia più lunga. Mi si è aperto un mondo. Oggi, adulta, sono all'incirca quello che ho capito di essere a venticinque anni.


    E ti parla una che ha incominciato a fare sesso (secondo lei!) a dodici anni.
    Dici che non c'è nulla di nuovo. Non c'è nulla di nuovo perché ancora devi mettere a posto certi tasselli, capire qualcos'altro.
    E poi sarà tutto nuovo :)

    va be', ci sarebbe tanto altro da dire...
    tipo la storia degli istinti che alla tua età sono volutamente congelati...
    intanto inizio così.

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    1. Ecco...
      Quando avrò il coraggio ti manderò una mail.

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  2. E alla fine ci arrivammo al fatal punto: mai Orgasmato.
    Ora è tutto chiarò.

    Ok, ora pioveranno i commenti di dolci vaginomunite a rincuorarti, perciò io da buon figlio di puttana non posso che bilanciare l'entropia media di questo post dicendoti:: Sei una fottuta (male) idiota.

    E' lapalissiano sottolineare che nel momento in cui un virgulto ringo ti farà avere un orgasmo noi non ti vedremo su questo blog per parecchio...Sempre cosi.

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    1. Perchè sarei una fottuta idiota? Cioè, sì, lo sono, ma ho capito quali sono le tue motivazioni.

      Se pensi ciò di me allora non mi conosci affatto...
      ...Dopo mezz'ora starei qui a fornirvi ogni dettaglio (di cui fareste volentieri a meno)!

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    2. Perchè non ti sai godere un cazzo. (in tutti i sensi)
      In balia dei tuoi pompini mentali.

      E io li voglio i dettagli.

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    3. Diamine, manco più seghe... Sto proprio al livello avanzato allora.
      Che poi uffa, sì. Qualche cosa in realtà me la godo. Vedi Parigi. Ma... No, le robe basilari della vita no. Lo vedi che sono borghese?

      Non mancherò di darli, talmente sarei rasserenata.

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    4. Dai, rendiamo un po piu porno questo blog.
      Banale dixit.

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    5. In realtà non te ne frega un cazzo di me.
      Aspetti solo i dettaglini piccanti.

      ...

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    6. Ma a me non importa niente di nessuno!
      Vedi: sei nelle mie grazie ora vedi.
      E cazzo orgasma che io voglio sapere quando ti "sverginano". Io queste cose le prendo a cuore.

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    7. In questo momento mi sembri un po' come un padre che guarda sua figlia con occhi commossi la prima volta che riesce a stare in equilibrio sulla bicicletta.


      Poi la figlia cade, se sfragne, e lui scoppia a ridere.

      (It's not easy)

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  3. Ciao Ari.
    Sono una delle dolci vaginomunite di cui sopra.
    ;)

    Sesso e cibo. Cibo e sesso.
    Non ci riesco proprio a rincuorarti.
    Dicono che con un po' di pazienza e un po' di addestramento del lui di turno, accadano miracoli. Dicono.
    Può anche piacere fare sesso per l'idea in sé. Per farlo impazzire prima. Per conquistarlo. Per sentirti potente.
    Potente, sempre qui torniamo.

    A me sembra più il prezzo da pagare per il quieto vivere. Tu mi cambi le lampadine, mi porti le valigie su per le scale, e io non oppongo resistenza.

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    1. Sei il fantasma della donna della mia vita.
      Futura.
      "Canto di Banale."

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    2. Preferivo le versioni della storia in cui ero viva. Potendo scegliere, eh, non vorrei mai esagerare con le richieste.

      "la storia quella là in cui c'è il topolino piccolo che sta per morire di tisi"

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    3. anche io. Però mi piace sta cosa di te che mi porti in giro volando con una veste sottile bianca e trasparente..

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    4. Guarda, Banale, quelli saremmo stati noi.
      (e vedi dall'alto lui, lei, bimbo, bimba, labrador, monovolume, giardino)

      E scappi ;)

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    5. Il prezzo da pagare.
      Uao.
      Non è allora così poco comune. Ma forse è solo a causa dello stesso solito discorso, sesso e cibo, che tu comprendi.
      No, perchè sai, in questo secolo di 'emancipazione', in cui le donne non hanno paura di far vedere quanta voglia abbiano di scoparsi anche un lampione, un po' mi sentivo fuori dal mondo. Che poi forse è così, perchè alla fine anche accettandolo, non te lo riesci comunque a vivere con serenità, e quindi è palese che ci sia qualcosa che non va.
      Bah.

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    6. Dici che sia tutto sempre riconducibile? Non è che mi piaccia troppo pensare di essere "il caso tipico", conseguenza di pochi singoli eventi. Pensavo che fosse più diffuso - trasversalmente alle eventuali follie. E invece, nulla di speciale? :(

      Comunque, se proprio si funziona simili, ti svelo il mio trucco: il rischio. E' la cosa che più mi tiene interessata, durante.

      Però forse, detto da una madre per caso a una che l'ha appena scampata, non suona troppo educativo ;)

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    7. Sottoscrivo.
      E sai quanto mi costa.

      M. È che dovremmo fare sesso qualche volta.

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  4. datti tempo tempo. datti vita.
    e soprattutto: datti serenità.
    quando sei al sesso, datti serenità
    spegni la testa.
    e lascia fluire.
    se lasci fluire, prima o poi scorre :-)

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    1. Io finora ho lasciato fluire, con e senza effetti speciali. Di tutto.
      E ancora non arriva niente.
      Mi fido, eh, ma più passa il tempo più divento dubbiosa.

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    2. scusa la domanda. che è la domanda scema come i manuali dei prodotti elettronici, che dicono sempre come prima soluzione "controllare se la spina è inserita correttamente nella presa". ecco, sto esattamente allo stesso livello di banalità (scusa andrea tu non c'entri):
      andare da una sessuologa?
      così escludi le cause fisiologiche.
      e ti resta solo la cabeza. e la tranquillità da trovare. :-)

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    3. Pragmatico, lui.

      Potrei, sì.
      Non credo che lo farò. Già mi basta la psicologa.

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    4. sarò io che son pragmatico.
      o la vita che in realtà, in fondo, è prosaica.
      chissà
      :-)

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    5. Non mi trovi del tutto d'accordo.
      Il modo di vedere la vita te lo scegli.
      Io amo crogiolarmi in queste cazzate perchè per me la vita è tutto meno che prosaica. La società lo è, le regole, i rapporti sociali, lo sono. Ma gli occhi sono i tuoi, decidi tu cosa farne della tua vista, dove rivolgere il tuo sguardo.
      Già qualcun altro lo diceva. Faremo gli occhiali così, faremo gli occhiali così.

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  5. il sesso e il cibo insieme possono essere qualcosa di fantastico!
    ma se tu ti rassegni all' idea di avere un' arianna in pancia sarà lei a nutrirsi di te e di ciò che dovresti sentire.

    concordo con k. datti vita!

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    1. No, io non mi rassegno, eh. E' solo che lo sto pensando, cioè, sto lì sull'attenti a farci caso ogni volta. Non sono rassegnata. Se lo fossi, interromperei definitivamente ogni relazione con l'altro sesso.

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    2. E meno male :)
      Se posso dirti la mia può aiutare qualcosa che ti faccia "controllare" di meno, a me aiuta la musica per esempio. In bocca al lupo!

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    3. @blondie: sto pensando di regalarti una dock station per il tuo non-compleanno.
      Naturalmente te lo vieni a prende eh.

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    4. @Ilb: ma come sei generoso, mi faresti un regalo così "romantico" sapendo che lo userei con un altro? questo è amore, sallo :D

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    5. Beata a te.
      Mai fatto nulla per nulla. :D

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    6. Ma che non si può più vedere il tuo blog, all'aria? La cosa è voluta?

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    7. Arianna non è voluta, che problema riscontri?

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    8. Non so se lo vedi, ma mi compare questo:

      http://www.blogger.com/profile/15001072960506138012


      Profilo non disponibile


      Impossibile visualizzare il profilo Blogger richiesto. Molti utenti di Blogger non hanno ancora deciso di condividere pubblicamente il loro profilo.

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  6. Oddio, psicanalisi spicciola da blog. Che strazio. Spero non danneggi qualche creatura ingenua che creda di trovare gente con cui parlare prima di accorgersi che parla a vanvera.

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    1. Che Dio benedica la psicanalisi spicciola, m'ha fatto passare le serate più grottesche della mia vita (e quindi quelle che ritengo migliori).
      E poi ora come ora mi trovo in un posto in cui non ce n'è uno normale.
      Una ginecologa 32enne dopo una settimana mi si presenta così:
      "Con gli uomini a me succede sempre così: non mi amano, mi tradiscono con le mie amiche e poi mi mollano. Ma io lo so perchè. E' che da piccola mi sono sentita abbandonata dopo la nascita di mio fratello, e quindi ricerco sempre lo stesso sentimento d'abbandono nelle relazioni".

      Cioè, dai, come fai a non dire a persone del genere "Vieni e annamose a mbriacà insieme, così mi racconti tutto?"

      A me le menate piacciono da morire.

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